zaccagni
Sarà che dopo aver visto “Il colore delle magnolie” su Netflix l’asticella delle mie aspettative sui colpi di scena si è tremendamente abbassata, ma ero pervasa da sentimentalismi alla “sole-cuore-amore”. 
E dire che qualche polemicozzo da cavalcare ce l’avevamo pure da mercoledì, con Luis però che sicuro avrebbe animato un po’ quella Lazio tanto tritura balls che avevamo visto a Milano. 
Con strascichi che sarebbero proseguiti anche all’Olimpico, tra pippardozzi e titoli di giornale al vetriolo. 
E invece no, la noia alla gliel’abbiamo lasciata addosso a Pioli, ma ci siamo dovuti puppare qualche secondo di nulla cosmico, Déjàvu che per un paio di minuti mi ha fatto effetto stridio delle unghie sulla lavagna. O almeno così era sull’ 1-0, troppo poco per sentirsi al sicuro, però poi è arrivato lui, ZACCAGNI, che meraviglia!
Che poi qualcuno dovrebbe far presente agli utenti che si dilettano sui social in teatrini cringe, “se Dio vuole la palla entra in rete”, ‘na volta tocca a Giroud, ‘na volta a Mattia.
Utenti che un siparietto divertente sul mancato calciomercato lo fanno pure eh, ma non è detto sia in egual maniera comico su Felipe Anderson. Ecco, mo’ v’ho detto.
Mercoledì ero rimasta quasi ipnotizzata di fronte al vuoto cosmico che in dieci minuti appena era riuscito a dare vita ad una quantità di pantomime a favore di Facebook che basteranno per tutta la stagione e forse anche per la prossima. Però da questa Lazio, a tratti “bipolare”, non mi aspettavo il bis disastroso in una sola settimana annunciato in pompa magna, serviva vincere e ne sentivamo davvero la necessità
Cioè, non potevamo farci bastare un pareggiotto in attesa del Porto, stare lì ad ansimare emozioni furenti, era indispensabile vederlo sorridere ‘sto mister, sfasciare di nuovo l’Olimpico col pubblico pronto ad urlare manco fosse indemoniato.
 
Che poi non so voi, ma la cosa che a me piace meno è vedere Sarri con la voglia di vivere prosciugata. 
Vedere una partita a meri fini di share su DAZN ed un tanto meno credibile Tare nei pre-partita.
La vittoria è stata importante pure per fomentare ancora una tifoseria così palesemente scazzata nella gestione delle emozioni, una tifoseria che ha visto la Coppa Italia già morta e sepolta ancora prima di…
Un conto è montare dichiarazioni su dichiarazioni quando i protagonisti hanno le spalle abbastanza larghe per fregarsene davanti ad un inciampo di poco conto, un altro sarebbe stato montare post-match sull’ennesima incredibile delusione.
Comunque io sono stracolma e SATURA delle ridicole retoriche: si vince, allora è perfetto così.
Sono stufa marcia di sentire il super cringe.
Cambia la tua partita con un ZAC..Si sente così tremendamente “stocazzo” (raga’ nel calcio è un complimento, sia chiaro) che ADOVO che ci pensi lui a ridimensionare gli avversari tempo zero. Asfalta che è un piacere, eh.
A parte che avrei timore a mettermelo contro e poi, è uno dei pochi che ci ha regalato una garra reale e non l’insopportabile leitmotiv “lo vedo stanco”.
Almeno ha fatto sempre qualcosa che non sia mangiarsi le mani. Per quello ci sono già io.
Del resto…
PATRIC, te voglio un sacco bene. Shippo terribilmente la coppia Luiz-Gabarron, sei uno che dà tutto quello che ha e, almeno per me, il cuore è per pochi e il resto per troppi. Nel mio 11 saresti sempre titolare… But.… chiamarti DIFENSORE, mi fa ancora un po’ sorridere
La Lazio con Luis dal primo minuto, è sempre più bella.
Luiz Felipe firma ‘sto rinnovo! Pure perché sennò Tare come fa a prendersi tre mesi di vacanza? (Se la spiego perde).
Milinkovic; DAZN però se fate voi le sviolinate a MILINKOVIC, io poi che scrivo?
ADOVO Pedro, continua a puntare l’uomo con lo sguardo da serial killer.
Felipe Anderson, per me tu sei sempre #FA7. 
E poi c’è Sarri, forse l’unico che ha sufficiente sadismo e lucidità per salvare questa stagione dal baratro del disagio.
Trust in me.
Simplemente, Xoxo

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